martedì 14 settembre 2010

Centrale Turbogas Ortona, il Ministero sollecita controlli Arta

ORTONA. Dopo la denuncia dei residenti il Ministero chiede all'Arta di effettuare dei rilevamenti.

l Comitato “Ortona: Osservatorio Ambiente” è stato costituito pochi mesi fa da residenti della zona di contrada Alboreto e San Martino, allarmati principalmente dalla prossima entrata in funzione della Centrale Turbogas della Tamarete Energia srl. Una emergenza che da queste parti che si somma a molti altri insediamenti industriali che destano non poche preoccupazioni. Nello spazio di poche centinaia di metri, nella zona industriale di competenza del Consorzio Industriale della Val Pescara, ci sono industrie che lavorano, o lavoreranno, a poche decine di metri da abitazioni, vigneti e cantine.

In particolare suscita notevole preoccupazione nel Comitato l'emissione in atmosfera di polveri sottili e forte rumore, caratteristici di lavorazioni di centrali turbogas quale la Tamarete Energia S.r.l.

«Anche la Pavimental S.p.a., che produce asfalto per la società Autostrade», racconta Adriano Nasuti, presidente del coordinamento, «emette rumori, e cattivi odori tali da rendere quasi invivibile la zona tra contrada da Tamarete, Alboreto e San Martino, anche durante le ore notturne».
Preoccupati da questa situazione, gli aderenti al comitato ha scritto più volte a tutti gli Enti preposti alla salvaguardia della salute, dal Comune di Ortona fino al Ministero dell'Ambiente, in ultimo, con una raccomandata del 16 luglio scorso. «All'esposto», racconta ancora Nasuti, «è stato particolarmente sollecito il riscontro sia della Provincia che del Ministero dell'Ambiente, il quale ha dimostrato particolare attenzione alle problematiche sollevate dal comitato e preoccupazione per le condizioni ambientali di questa zona del territorio del Comune di Ortona».

Il direttore generale Mariano Grillo, infatti, ha comunicato che il Ministero prende atto della grave situazione sollevata dal Comitato e sollecita l'Arta a rilevare l'incidenza inquinante della Pavimental; non solo, chiede all'Arta soprattutto di valutare la sommatoria delle incidenze di tutti gli insediamenti industriali.

«Se infatti», continua Nasuti, «molte aziende comunicano di agire nei limiti di inquinamento previsti dalla legge, spesso non ci si rende conto che sommando tutti i “limiti” delle singole aziende, si potrebbe arrivare ben oltre i livelli di guardia per la salute delle persone».

14/09/2010 14.57 FONTE NOTIZIA PRIMA DA NOI.IT

http://www.primadanoi.it/modules/articolo/article.php?storyid=491

mercoledì 8 settembre 2010

VERGOGNOSO

Ortona, la Regione fa dietrofront e autorizza la discarica di amianto a Villa Pincione

Ortona. Nonostante la rivolta delle popolazioni interessate, nonostante la delibera votata all’unanimità, nel mese di gennaio scorso, dall’intero Consiglio regionale, la S.M.I. srl di Vasto è stata autorizzata dalla Giunta regionale a realizzare nei pressi di Ortona, in località Ranchini o Taverna Nuova, una discarica di 270mila metri cubi di rifiuti contenenti amianto. La notizia è apparsa sul Bollettino regionale (BURA) n. 56 del 3 settembre 2010.

“Questa volta - ha dichiarato Cesare D'Alessandro dell'IdV - Chiodi non può neppure nascondersi dietro la solita trappola dell’opposizione, considerato che l’impegno solenne a non realizzare la discarica lo aveva assunto su proposta dei suoi stessi Consiglieri: Nasuti, De Fanis, Febbo, Chiavaroli Riccardo, tutti del Pdl, e del Consigliere Menna dell’Udc. Chiodi si era impegnato formalmente non solo ad impedire la costruzione della discarica, ma anche a presentare un progetto di legge per disciplinare lo smaltimento dei rifiuti contenenti amianto. Naturalmente si è guardato bene dal fare sia l’una che l’altra cosa! Il Consiglio regionale, per Chiodi, è poco più di uno scendiletto da poter calpestare a piedi nudi, a proprio piacimento”.
Il consigliere dell’Idv ricorda come Nasuti aveva spiegato con chiarezza a cosa si sarebbe andati incontro con la costruzione della discarica di amianto ad Ortona. Leggendo la delibera del Consiglio regionale che i rifiuti di amianto saranno depositati a poca distanza da fosso Perillo, a 600 metri dai centri abitati di Villa Carbone, Villa Sarchese, Villa Pincione, Villa Jurisci, tutte frazioni del comune di Ortona. A pochissima distanza dall’acquedotto del Verde, con il fiume Arielli e dalle coltivazioni agricole, soprattutto vigneti.
“Con tutte queste buone ragioni, il consigliere Nasuti” - ha aggiunto Cesare D’Alessandro - “aveva convinto non solo l’intero Consiglio regionale, ma anche lo stesso Presidente della Giunta regionale, portandoli a votare, con l’opposizione, la proposta contro la discarica di amianto. Trascorsi appena nove mesi, ecco che arriva il... ”lieto” evento! Non il provvedimento ostativo, per il quale c’era l’impegno solenne di Chiodi, bensì l’autorizzazione a realizzare la discarica”.
In pratica Chiodi avrebbe prima votato contro l’impianto; poi, invece, avrebbe agito per autorizzarlo. “Possiamo - ha concluso il consiliere dell'IdV - ingenuamente pensare che Chiodi, com’è sua consuetudine, se ne sia dimenticato!"