lunedì 5 luglio 2010

croce rossa in abruzzo....e inciuci

Croce Rossa abruzzese e inciuci. Il J’accuse del Maresciallo Lo Zito



Come la definisce lui è la classica storia di ordinaria ingiustizia. Lui, è il maresciallo Vincenzo Lo Zito, dipendente della Croce Rossa Italiana Corpo Militare, che ha denunciato numerosi illeciti interni alla Croce Rossa abruzzese, prima di essere, guardacaso, trasferito per “incompatibilità ambientale”. Artefice degli strani affari, accusa Lo Zito, la Presidente Maria Teresa Letta, con la complicità di un entourage accondiscendente. I fatti contestati toccano diverse sfere dell’agire nella pubblica amministrazione ma attengono sempre alla stessa persona, che vuole tutto sotto il suo controllo e la sua direzione. La vicenda è stata regolarmente scartata dalla carta stampata e dalle televisioni. L’unica valvola di sfogo è il web. Grazie al quale il maresciallo ci ha contattati e ci ha concesso un piccolo colloquio, sperando nella forza capillare della Rete.

RS: Quali sono gli illeciti denunciati? Responsabili?

VLZ: Gli illeciti denunciati di cui sono venuto a conoscenza sono le firme illegali sui Mandati di Pagamento e Reversali di incasso, la gestione di ben due Conti Correnti a propria firma sia del Comitato Locale di Avezzano che del Comitato Regionale Abruzzo della Croce Rossa da parte della Signora Maria Teresa Letta (sorella dell’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ndr) presso la Banca Toscana di Avezzano sua città di residenza senza averne titolo alcuno. Oltre ai contratti di assunzione, gare di appalto fatte senza nessun criterio legale, e la gestione totale e arbitraria di tutta l’amministrazione della Croce Rossa Abruzzese svolta senza un legale iter burocratico. Oltre a pagamenti effettuati ad alcuni volontari per la loro opera che deve assolutamente essere svolta senza alcuna retribuzione..

RS: Quale dovrebbe essere stata l’esatta mansione della presidente Letta e cosa ha fatto, esattamente, oltre i propri doveri (prettamente politici?)

VLZ:

da Articolo 31 dello Statuto Nazionale Croce Rossa

Presidente Regionale

1. Il Presidente regionale, eletto dall’assemblea regionale fra i soci attivi della Regione, assume anche le funzioni di presidente dell’assemblea regionale e del consiglio direttivo regionale. Dura in carica quattro anni ed è rieleggibile per non più di una volta consecutivamente.

2. Convoca e presiede il consiglio direttivo regionale, nonché l’assemblea regionale, e cura i rapporti con le autorità regionali. In caso di assenza od impedimento del presidente, il vice presidente ne assume le funzioni.

Contrariamente a quanto sancito dal regolamento nazionale, la presidente Letta gestiva senza alcun titolo tutta l’amministrazione del Comitato regionale che spetta invece solo ed esclusivamente al Direttore regionale in quanto figura dipendente e strutturata nell’ente e non carica politica come la Presidente..

RS: Quali sono ruoli e “colpe” delle altre persone da lei accusate?

VLZ: I ruoli delle altre persone, di cui ho rilevato posizioni illecite, prima comunicate ai vertici dell’ente e poi denunciate alle autorità competenti sono:

- La presidente Letta che senza averne titolo alcuno gestiva tutta l’Amministrazione e a sua firma anche due Conti Correnti della Croce Rossa Regionale Abruzzo e del Comitato locale di Avezzano, presso la Banca Toscana di Avezzano sua città di residenza..

- Una dipendente che all’epoca dei fatti, aveva un contratto a tempo determinato e da poco sanata… che firmava unitamente alla Presidente Letta i Mandati di Pagamento come “Responsabile Amministrativo” non potendolo invece fare, dato che nell’unità regionale erano presenti sia un Direttore Regionale che un Funzionario Amministrativo livello C2 e un impiegato livello B strutturati a tempo indeterminato..

- Il Presidente del Comitato Locale di Avezzano sempre volontario che contrariamente ai regolamenti nazionali percepiva compensi per la sua opera, considerata prestazione occasionale.

RS: Lei è stato trasferito per “incompatibilità ambientale”. Da chi, e che si intende per incompatibilità ambientale?

VLZ: Sono stato trasferito per “incompatibilità ambientale” da un funzionario dell’Ente Croce Rossa che nel mese di Agosto 2008 – periodo noto per le ferie del personale - già capo dipartimento del Servizio Socio sanitario della CRI e firmandosi.. come Facente Funzioni dell’allora Direttore Generale (poi rimosso..) Andrea Des Dorides… tale Avv. Francesco Rocca (che dopo poco diventerà Commissario Straordinario della Croce Rossa Nazionale) il quale ordina con propria nota pro. CRI/CC/0055281/08 del 04/08/08 all’Ispettore Nazionale del Corpo Militare da cui dipendo di trasferirmi immediatamente, dato che sto secondo il suo parere (e secondo quello della presidente Letta) infangando il buon nome della Croce Rossa e degli stessi vertici, denunciando ripetutamente dei presunti illeciti. L’Ispettore Nazionale Colonnello Ridolfi (poi rimosso), in data 06/Agosto/08 mi trasferisce con effetto immediato presso la regione Umbria per “incompatibilità ambientale, considerata l’impossibilità di continuare a lavorare presso la medesima sede senza che a ciò si accosti seriamente il rischio di gravi conflittualità all’interno della normale attività dell’Amministrazione“. Nonostante, inoltre, non sia arrivato il nulla osta della Direttrice regionale D.ssa Maria Rita Salvetti. Tradotto: io rilevo anomalie che denuncio e loro mi dicono che sto in conflitto col normale andamento. E’ normale…

RS: Dopo le sue denunce, sono stati effettuati controlli dagli organi competenti, sia finanziari che giudiziari?

VLZ: Sì. Il Collegio Unico dei Revisori dei Conti della Croce Rossa, in data 14 Marzo 2008, effettua un’ispezione ad opera di tre funzionari preposti a rilevare ed accertare le anomalie da me denunciate. Durante l’ispezione sono rilevati molti degli illeciti e, giunti all’ora di pranzo, gli ispettori sospendono il loro lavoro (essendo stati invitati a pranzo dalla stessa presidente Letta, lasciando soli e sconsolati sia il sottoscritto che la Direttrice Regionale). Al loro ritorno in sede, senza nemmeno entrare in ufficio, mi informano che devono urgentemente rientrare a Roma per loro motivi e che sarebbero tornati il giorno successivo, pertanto sospendono il tutto e vanno via. Sto ancora aspettando un loro ritorno o una loro relazione. Ho denunciato anche questo episodio alla magistratura. Per quanto riguarda invece la denuncia degli illeciti sulla gestione del Comitato Locale di Avezzano dove la Presidente Regionale Letta ricopriva anche l’incarico di “Responsabile Amministrativa” con tanto di Conto Corrente gestito a sua firma. Il Servizio Ispettivo del Comitato centrale della Croce Rossa, accertando che la Letta non poteva essere “controllore di se stessa”, con nota 10325 del 08/02/2008 a firma del Dr. C. Acciaioli scrive: “nel caso segnalato si è constatato che i Mandati di pagamento relativi alla gestione del Comitato Locale di Avezzano siano sottoscritti dal Presidente Regionale. Tale prassi non appare conciliabile con il principio del buon andamento e dell’imparzialità, atteso che produce un evidente conflitto di interessi tra Organo Controllore e Organi Controllati“.

RS: In proposito, la Letta ha dichiarato: “Lo Zito mi ha mandato la Procura di Avezzano, dell’Aquila, di Potenza, la guardia di Finanza due volte, ha scritto al Capo dello Stato, ha scritto trenta lettere a mio fratello (ah bè, allora.. ndr) e a Storace, tutti i giorni. Tutti hanno dato ragione a me”.

VLZ: Le dichiarazioni della Signora Letta sono rese da lei e se ne assume le sue responsabilità (replica assunta da Agoravox.it, ndr). Qualora fosse vera la frase “tutti hanno dato ragione a me“, essa sarebbe da prendere in seria considerazione, in quanto avallerebbe l’ufficialità degli illeciti da me denunciati… e allora voglio essere condannato io per aver rilevato e denunciato degli illeciti.

RS: La Letta ha anche affermato che “Lui dice che è malato, si è rifiutato di farsi operare. Quando ha capito che era stato trasferito ha deciso di farsi ricoverare ma solo perché nel Dicembre 2007 gli era stato detto che doveva mettere un by-pass. E’ un bugiardo, dice che non può lavorare e poi lo troviamo che fa il trasporto dei malati dell’Unitalsi, e all’indomani del terremoto era con la maglietta del 118 (eroe, ndr), ripreso dal TG1. Ecco il malato che fa il fustigatore dei costumi! Il Maresciallo Lo Zito ce l’ha con me perché si faceva segnare 148 ore di straordinario al mese e dodici notturne. Dice che è malato, e sono due anni che non lavora ma va facendo di tutto per l’Italia”.

Diritto di replica per lei.

VLZ: La replica a queste assurde menzogne è pubblicata nell’articolo stesso che avete riportato. La mia malattia è assolutamente autentica (un infarto, una diagnosi che sottolinea stess e da emozioni). Poco tempo prima dell’evento avevo fatto regolare visita medica obbligatoria di idoneità (ex 626) senza nessun riscontro. E preciso che il trasferimento è stato appositamente fatto durante la mia malattia. Inoltre, come si evince dai documenti pubblicati sul mio blog, non ho mai effettuato quelle ore di straordinario come affermato dalla Letta; anzi, le uniche effettuate, e non certo 148 mensili, sono state per la maggior parte recuperate con riposi compensativi e non retribuite. E guarda caso regolarmente richieste e firmate da lei e dal Direttore Regionale.

RS: Sappiamo che lei ha contattato molti organi di informazione. Ci può dire quanti, quali esattamente, da chi ha ottenuto risposta, e da chi no?

VLZ: Purtroppo è notoriamente accertato che molti organi d’informazione sono di parte. Io li ho contattati quasi tutti e nessuno ha mostrato molto interesse nel voler scrivere qualcosa sulla mia assurda storia di ordinaria ingiustizia. Le Iene non hanno risposto, mentre Striscia la Notizia ad opera del sig. Max Laudadio, rispose alla mia richiesta; ci mettemmo in contatto con l’invio di molta documentazione da visionare. Appena saputa la persona da trattare, ha fatto marcia indietro e non mi ha più risposto al telefono. Ultimo in essere la redazione de il Fatto Quotidiano, che ha acquisito molti documenti, che il sig. Peter Gomez ha visionato dopo il falso scoop dell’indagine su Gianni Letta fratello della presidente regionale CRI. Stranamente anche lui si è dileguato proprio quando a suo dire doveva uscire l’articolo. La faccenda è invece stata trattata da Stefano Salvi, ex giornalista di Striscia la notizia, su una trasmissione andata in onda su SKY, da testate online siciliane e campane, e in ultimo su carta stampata, con “La Repubblica” nell’articolo “Forse si sta sgretolando il muro di omertà”.

RS: Quanta fiducia ha lei nel web affinchè questa cosa venga completamente a galla?

VLZ: Visti i risultati con la carta stampata e con le televisioni, confido molto nella Rete, perché la considero un mezzo di diffusione che arriva dovunque, specie con il passaparola. Sul web si riescono a diffondere notizie che potrebbero essere volutamente occultate.


RS: a proposito di quest’altra dichiarazione della Letta: “uno che ha fatto tutte queste porcherie io non lo volevo più. Anche perché approfittava di un direttore regionale, Sorride Ioffredi, che aveva il vizio del vino. Loro lo portavano a fare colazione con pizza e vino (gran colaziona all’italiana, ndr) e lui firmava tutto. Firmava straordinari, rimborsi spese a favore di Lo Zito e due amici: Fabio Raganelli e Carlo Cavazzoni. Dove sono queste persone? Tutte via? E lui? A spasso”. E’ per questo che lei è così ciccione? Alcol e carboidrati alle nove e mezza del mattino non fanno bene, lo sa?

VLZ: All’inizio la signora pensava che mi allineassi con il suo sistema “fai da te” e mi fece una delibera (che come tutte le cose abusive non aveva valore, dato che il responsabile unico del personale dipendente è il Direttore regionale) nella quale mi conferiva degli incarichi che superavano molto le normali mansioni del Direttore. Forse per ammollarmi… ma stranamente, dopo pochissimo tempo, si rimangiò tutto facendo un’altra delibera in cui mi tolse tutto.. ah ah ah conviene ridere.. dato tutte quelle persone menzionate sono state tutte e dico tutte allontanate. Ultimo io…

Grazie. speriamo che il nostro piccolo contributo “divulgativo” possa esserle d’aiuto per portare questa faccenda alla luce. Una bella bacchettata per i media che si professano liberi (non tanto quelli Mediaset, si sa da chi sono dipendenti) e poi mollano la presa. Se volete sostenere la causa del maresciallo Lo Zito, non avete che da seguire il suo blog, nel quale troverete non solo la documentazione a supporto, ma anche una petizione da firmare online, che sarà inviata al Presidente Napolitano per cercare di mettere fine a uno schifo italiano tra tanti. Perchè la Croce Rossa, da quanto si evince, in questo momento è marrone. Non lasciamo il maresciallo da solo e diffondete.

http://www.rassegnastagna.com/2010/01/12/croce-rossa-abruzzese-e-inciuci-il-jaccuse-del-maresciallo-lo-zito/