mercoledì 18 ottobre 2017

Bussi bonifica beffa


Bussi. Edison presenta progetto di bonifica: rimossi solo 0,4% di rifiuti

Forum H2O: «ridicolo, solo parziale messa in sicurezza di emergenza dopo 10 anni»  


BUSSI. Alla fine il “progetto di bonifica” della discarica Tremonti firmato Edison è stato presentato nei termini (il 15 ottobre 2017).
Il documento di 39 pagine non è stato pubblicato dal ministero ma eventualmente consegnato solo ai soggetti che parteciperanno alla ennesima seduta tecnica del 31 ottobre prossimo.
E’ stato, però, valutato e studiato dal Forum H2o che è il primo a rompere il silenzio battendo sul tempo persino gli autori che non hanno ritenuto opportuno illustrare il loro progetto o meglio “bozza di progetto”.
Dunque per il Forum il  progetto «non è un progetto di bonifica e prevede interventi minimali sugli inquinanti, senza la rimozione della stragrande parte del materiale contaminato, la fonte di inquinamento».
Insomma per il Forum H2O si tratta di una «proposta inaccettabile» che è più simile ad una «provocazione».
«Aspettavamo documenti corposi, cronoprogrammi, costi, previsioni di rimozione totale delle masse di rifiuti interrati e terreni contaminati per decine di migliaia di mc. Tempi certi», ha commentato Augusto De Sanctis, «le poche decine di pagine di elaborati depositati ci paiono di fatto costituire uno studio di fattibilità limitato in gran parte ad interventi a valle che non risolvono a monte il problema. Non è una bonifica ma al massimo una parte, peraltro basata su iniziative neanche di sicuro successo, della messa in sicurezza di emergenza. Dopo 10 anni».

Da quanto rivela il Forum dunque non si procederà (o forse sarebbe meglio dire procederebbe) a togliere il materiale che produce inquinamento. A conti fatti si parla di rimozione di 600 mc di materiali a fronte di oltre 150.000 mc di terreni e rifiuti contaminati stimati dalle caratterizzazioni della Procura e del Commissario.
Sostanzialmente la proposta di Edison prevede il completamento della palancolatura, che fu presentato come intervento di messa in sicurezza di emergenza da Goio.
La palancolatura dovrebbe servire ad impedire che i veleni che si trovano interrati troppo vicini al fiume si disperdano nelle acque (come in realtà accade in maniera non trascurabile da decine di anni e senza alcun tipo di intervento risolutivo anche dopo la (ri)scoperta nel 2007)
Poi è previsto un telo di plastica fissato a mo' di barriera nella parte nord per cercare di confinare la falda.
Infine alcuni interventi come l'ossidazione chimica in alcuni punti i più critici che non sarebbero nemmeno tutti con trattamento sempre a valle delle acque.

http://www.primadanoi.it/video/abruzzo/574670/bussi-edison-presenta-progetto-di-bonifica-rimossi-solo-0-4-di-rifiuti.html