venerdì 30 novembre 2012

LA CENTRALE TURBO-GAS ENTRA IN FUNZIONE


Ortona, la centrale turbogas entra in funzione tra 7 giorni ma mancano le centraline 
Comitato osservazione ambiente: non è in regola, mancano le centraline come prescrive l’autorizzazione integrata ambientale (Aia)

ORTONA. La centrale turbogas di Alboreto entra in funzione tra una settimana, eppure l'impianto da 5,5 megawatt costruito dalla Tamarete energia srl col concorso di capitali svizzeri non sarebbe ancora completo delle centraline di rilevazione atmosferica e acustica collegate alla rete. Dunque non in regola con l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dalla precedente amministrazione comunale che prescriveva, appunto, un costante monitoraggio dell'inquinamento con dati disponibili a tutti in tempo reale attraverso internet. L'allarme sulla centrale termoelettrica a ciclo combinato viene rilanciato dal Comitato Ortona osservatorio ambiente, da anni contro l'impianto che secondo uno studio appositamente commissionato all'istituto "Mario Negri sud" metterà in circolo gas e polveri sottili prodotte dalla combustione fra cui anidride carbonica, ossidi di azoto, particolato, ossidi di zolfo, monossido di carbonio, metano e altri composti organici volatili. Immissioni che rafforzerebbero la poco invidiabile posizione di Ortona nelle classifiche abruzzesi sulla diffusione di patologie tumorali tra la popolazione. C'è poi l'inquinamento acustico con gli elevati livelli di decibel tipici delle centrali che bruciano gas naturale per produrre elettricità. Abbastanza da indurre il Comitato ortonese per l'ambiente a presentare due settimane fa in Comune un esposto in cui si chiedono al sindaco, all'assessore all'Ambiente e al dirigente del III settore, come si legge in una nota, «risposte ufficiali e esaustive sulla natura delle attività poste in essere dalla centrale, e se con queste ultime l'impianto non stia operando un illecito».
E' l'ultimo disperato appello dei residenti nelle vicinanze della zona industriale, che attraverso il Comitato verde vorrebbero dall'amministrazione di centrosinistra il regalo di uno stop alle attività della centrale in extremis, visto che il 6 dicembre si dovrebbe cominciare a produrre elettricità a 6 mesi esatti dalla "messa a regime" dell'impianto (l'accensione per il collaudo e il rodaggio delle turbine), cominciata il 6 giugno scorso. Attività di cui il Comitato ha appreso qualche giorno fa, e subito bollata come fuori legge in mancanza delle centraline rese obbligatorie dall'autorizzazione vigente.
«A tutt'oggi non risulta al Comitato», spiega la nota, «che la società abbia ottemperato alle prescrizioni dell'Aia, che sono peraltro pregiudiziali rispetto all'entrata in funzione. Talmente pregiudiziali che sono state impugnate dalla Tamarete energia con due ricorsi al Tar per ottenerne l'annullamento. Ma finché non sopraggiunge una eventuale sentenza di annullamento, sono valide e vanno rispettate come obbligo di legge».
Francesco Blasi