lunedì 11 ottobre 2010

Petrolio. “Ombrina Mare 2” non passa l'impatto ambientale

Petrolio. “Ombrina Mare 2” non passa l'impatto ambientale

OMBRINA MAREABRUZZO. Applicata per la prima volta la norma sul divieto di trivellazione nella fascia marina compresa entro le 5 miglia dalla costa.


Nella seduta di giovedì 7 ottobre 2010 la Commissione Valutazione Impatto Ambientale (VIA) nazionale ha espresso parere negativo sul progetto Ombrina Mare della Mediterranean Oil and Gas. «Si tratta di una decisione molto importante – dichiara Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – in quanto per la prima volta viene applicata su un progetto di coltivazione di un giacimento minerario la disposizione del Ministro Prestigiacomo sullo stop alle trivellazioni nella fascia marina delle cinque miglia dalla costa».

Il diniego espresso dalla commissione ministeriale rappresenta un importante riconoscimento per l’articolato movimento abruzzese che, costituito da associazioni e comitati, da oltre tre anni si sta opponendo al rischio concreto di deriva petrolifera regionale, che non sempre trova adeguata attenzione e sufficiente risposta da parte delle Istituzioni regionali, provinciali e comunali.

«La bocciatura conferma la validità delle nostre ragioni espresse simbolicamente questa estate durante il blitz di Goletta Verde proprio sulla piattaforma Ombrina Mare 2 - conclude Angelo Di Matteo – Uscire dal petrolio resta l’obiettivo della nostra battaglia per una politica energetica sostenibile basata sull’efficienza, sulle fonti rinnovabili e sull’innovazione tecnologica».

Il progetto ha 2 piattaforme, una mobile tipo Galloway- come quella che stazionò nel 2008 tra Ortona e San Vito - per la perforazione di 4/6 pozzi per 6/9 mesi di permanenza, e una fissa chiamata Ombrina Mare A che andrà a posizionarsi sul tripode del pozzo Ombrina Mare 2dir 2008.
A completare lo scenario, a 4Km in direzione nord est da Ombrina Mare A, si posizionerà una nave serbatoio galleggiante per il primo trattamento idrocarburi denominata Floating Production Storage Offloading -FPSO – ossia Sistema Galleggiante di Produzione, Stoccaggio e Trasbordo- che immetterà in atmosfera più di una tonnellata al giorno di fumi derivanti dal primo trattamento di idrocarburi, contenenti:
Sox (ossidi di zolfo), Nox (ossidi di azoto), CO (ossido di carbonio), H2S (idrogeno solforato), NMHC (idrocarburi non metanici ).

fonte PRIMADANOI.IT